La vertigine, ovvero quella sensazione di squilibrio per la quale pare che il nostro corpo giri su se stesso, è definita come una sensazione di movimento circolare percepita dal soggetto che ne è affetto. Di solito è una sintomatologia con origine periferica generata dalla distorsione delle informazioni che riguardano il nostro schema corporeo e l’ambiente che lo circonda e provenienti dai sistemi sensoriali. I canali di questo meccanismo sono tre:  la vista, l’orecchio interno (vestibolo) e i propriocettori, ovvero i recettori di posizione e movimento del corpo. Un funzionamento anomalo di uno o più di questi canali crea degli scambi di informazioni tra loro particolari che il cervello non riesce spesso a compensare, determinando così sintomatologie a carico dell’equilibrio che possono arrivare alla vertigine. In particolare, vi sono delle patologie dell’orecchio che determinano questo sgradevole disturbo. Le principali sono: la labirintite, la malattia di Ménière, l’otolitopatia (data dal distacco di alcuni corpuscoli, detti otoliti). Quindi, non sempre le vertigini devono far pensare a malattie che intaccano il corretto funzionamento del sistema centrale (cervello), ma nella maggior parte dei casi possono dipendere da un danno dei sensori vestibolari. In questi casi i sintomi maggiormente riferibili sono le vertigini con insorgenza improvvisa di intensità notevole e variabile, nausea e vomito. La visita specialistica ORL è uno delle prime cose da fare per chiarire l’origine del disturbo e porvi rimedio.

Dott. Pagnotta Giorgio Audioprotesista
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