La difficoltà di conversazione all’interno di molti ristoranti è una condizione piuttosto frequente e che riguarda sia soggetti normo-udenti, sia chi soffre di problemi uditivi (protesizzati e non). In quest’ultimo caso, infatti, il brusio di fondo ha un impatto molto più alto nel coprire le voci che si vorrebbero ascoltare.


E pensare che si sceglie di andare nei locali non solo per mangiare, quanto per spirito di convivialità.


Solo che molti ristoratori attualmente non hanno attenzione né una giusta conoscenza di questa situazione. Vediamo quelli che sono gli aspetti più importanti che contribuiscono ad una cattiva acustica.

  • In primo luogo, nei locali si crea una sommatoria di fonti rumorose, tra cui la musica di sottofondo, la ventola dei condizionatori e il rumore dei vari impianti tecnologici. A ciò si aggiunge una sorta di effetto a catena, per cui ognuno tende ad alzare la voce quando in un ambiente c’è già qualcun altro a parlare. Sostanzialmente nei locali si tende tutti a parlare a voce più alta .
  • Esistono poi dei fattori acustici propriamente ambientali che alimentano le difficoltà di conversazione. Il riverbero o più comunemente effetto eco, è il parametro importante da tenere in considerazione. Questo fenomeno acustico è presente proprio in ambienti ampi, con superfici riflettenti (vetrate, soffitti in cartongesso, ceramica), e non trattati con materiale fonoassorbente. I suoni ambientali si possono così propagare nell’aria per periodi ben più lunghi del secondo ( per alcuni studi si superano i due secondi e mezzo), creando difficoltà di ascolto.

Cosa ne consegue dunque?


Alla luce dei fattori esposti è comprensibile come in simili contesti si raggiungano livelli di rumore ambientale di 80-85 dB , livello questo molto alto, considerando che ci si dovrebbe attestare intorno ai 65 dB per un ascolto confortevole. Tutto ciò rende la comunicazione molto difficoltosa, e stressante, poiché vi è uno sforzo di concentrazione non indifferente. Questa condizione psicologica è nota anche come “effetto cocktail party” .

La soluzione a questo tipo di inconveniente è data dalla giusta trattazione dei locali con materiali fonoassorbenti (importante soprattutto la trattazione delle volte) e con arredi particolari che possano ridurre i tempi di riverberazione, quali divani, poltrone , tappeti ecc.

Dott. Giorgio Pagnotta – tecnico audioprotesista …

 

“Tale situazione è stata spiegata da Giovanni Zambon, ricercatore di fisica applicata dell’Università di Milano, il quale ha evidenziato i motivi di tali criticità di ascolto nei locali pubblici.”

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