Con il termine LABIRINTITE si indica un’infezione specifica dell’orecchio che principalmente determina problemi di equilibrio e che, di conseguenza, spesso viene confusa con altre patologie, che entrano in diagnosi differenziale. La sede di questa patologia è l’apparato vestibolare, cioè quella parte dell’orecchio interno deputata a inviare al cervello le informazioni relative alla posizione della testa e del corpo nello spazio, e del loro movimento. La condizione patologica quindi, compromettendo la normale funzionalità dei recettori di movimento, impedisce il corretto equilibrio, generando, la maggior parte delle volte, vertigini. A seconda delle cause, si identificano diverse tipologie di labirintite:
– LA LABIRINTITE VIRALE O NEUROLABIRINTITE può essere la conseguenza di una precedente malattia tipo mononucleosi, morbillo, orecchioni, oppure una specifica infezione del labirinto. In questi casi i sintomi più comuni, che si manifestano improvvisamente e durano per qualche settimana senza lasciare grossi postumi sono: ipoacusia, vertigine, nausea e vomito.
LA FORMA BATTERICA è causata da batteri piogeni, ovvero che causano pus; i cui i più comuni sono gli stafilococci, streptococchi, escherichia coli, haemophilus influenzae. Di questa categoria fanno parte anche le labirintiti tubercolotiche. La sintomatologia di questa forma è più o meno la stessa di quella virale, le complicazioni però sono più serie poichè possono determinare danni uditivi permanenti.
– LA LABIRINTITE SIFILITICA riguarda l’ infezione acquisita o congenita della sifilide. Nel primo caso l’infezione si contrae per via sessuale, nel secondo la trasmissione avviene dalla madre al feto attraverso la placenta. Questa forma di labirintite si realizza per mezzo di due diverse patologie, di cui la prima è la meningite , che trasmette l’infezione al labirinto attraverso il nervo vestibolococleare che è deputato a trasmettere le informazioni dell’orecchio, e la seconda è l’osteite. In questa forma la trasmissione avviene dall’osso temporale al labirinto, è quasi sempre bilaterale e compromette totalmente la capacità uditiva del paziente.
– Un’ altra forma di LABIRINTITE PUÒ ESSERE DATA DALLA FRATTURA DELLA ROCCA PETROSA, una parte dell’osso temporale con una cavità dove alloggia l’orecchio interno, e che in virtù di un trauma può provocare infiammazione e petrosite facilmente trasmissibile al labirinto.
– Vi sono infine delle forme di LABIRINTITE DATE DA SPECIFICI TUMORI che interessano l’orecchio interno. Nel diagnosticare questo tipo di patologia, di notevole aiuto sono la Tac o la Risonanza magnetica che consentono all’ Orl di visualizzare i tessuti molli interni all’orecchio, l’esame audiometrico per valutare una eventuale perdita della capacità uditiva e l’esame audiovestibolare per verificare la risposta del labirinto a determinate stimolazioni. In merito alla terapia va precisato che non esiste un protocollo unico, data la varietà di cause della patologia. Tuttavia il primo obiettivo terapeutico riguarda la guarigione del labirinto dall’infiammazione, in secondo luogo si va ad agire sui sintomi invalidanti quali nausea e giramenti di testa, infine è importante agire sull’aspetto psicologico del paziente poichè il sopraggiungere di uno stato ansioso può ulteriormente interferire con i problemi dell’equilibrio.
Dr. Pagnotta Giorgio
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