La ricerca tecnologica protesica nell’ ambito della correzione uditiva è sempre in costante evoluzione, e presenta ogni anno miglioramenti tecnici e nuovi approcci strategici al deficit. Ciò che negli ultimi anni ha segnato realmente il passo è l’interazione tra le protesi acustiche e i vari sistemi audio quali tv, cellulare, tablet ecc.. Una vera e propria rivoluzione, visto e considerato che ciò che la maggior parte dei pazienti ipoacusici lamentava (e lamenta laddove non dotato dei dispositivi moderni) era proprio la difficoltà di ascolto della tv, in primis, ma anche del telefono. La connessione tra protesi acustiche e sistemi audio è ad oggi garantita (nella maggior parte dei casi) dalla tecnologia wireless 2,4 GHz, la quale permette una trasmissione diretta agli apparecchi acustici dell’audio riprodotto da tv, computer ecc..


Sicuramente ai non addetti ai lavori verrà spontaneo chiedersi i motivi della necessità di certe prerogative, poiché se un apparecchio funziona bene , anche l’ascolto dei suoni riprodotti dovrebbe essere valido, proprio come accade a un orecchio sano .


In realtà le dinamiche che intercorrono tra l’ascolto della voce umana è quello di una voce riprodotta sono varie, differenti e spiegano i motivi per cui è utile una tecnologia protesica wireless. Andiamo a indicare i punti fondamentali :

1.  la voce umana è diretta e viene elaborata in tempi più brevi (latenza) rispetto a quella riprodotta da un sistema audio
2.  Le voci di un sistema audio, essendo elaborate e processate elettronicamente, presentano delle differenze qualitative che certamente non pregiudicano la comprensione della parola ad un orecchio sano, ma che in maniera negativa possono essere determinanti per un soggetto ipoacusico.
3.  Il doppiaggio dei film , così come la registrazione di alcuni programmi, presentano un’asincronia tra labiale e audio, per cui l’ascolto diviene più difficile
4.  Un fattore importante è la presenza musiche di sottofondo o rumori riprodotti che si accavallano alle voci che si vorrebbero udire, oltre alla qualità audio che differisce da un dispositivo elettronico all’altro
5.  Anche nel caso dei telefoni, gioca un ruolo importante la differente elaborazione audio che c’è tra i vari dispositivi e la qualità della ricezione delle diverse chiamate, alle quali si può sopperire con una trasmissione diretta della conversazione agli apparecchi acustici.
6.  Altra dinamica da non trascurare è l’ambiente in cui è posizionata la tv . Una stanza più grande e/o con più fonti di rumore ambientale renderà più difficile l’ascolto ad un soggetto con difficoltà uditive. Anche se protesizzato. Una trasmissione diretta migliora il rapporto tra segnale e rumore e migliora il rapporto di ascolto anche rispetto alla distanza.
7.  Diversamente dalle cuffie, una trasmissione audio diretta agli apparecchi, non isola il soggetto dall’ambiente in cui si trova, sicché’ sarà in grado di sentire contemporaneamente la tv, il telefono, il tablet, ecc, ma anche il citofono che suona o qualcuno nella stanza che lo chiama. Questo grazie alla presenza di uno dei microfoni della protesi acustica sempre attivo .

Concludendo le connessioni wireless sono utili a migliorare i problemi dovuti alla Latenza e alla diversa qualità audio tra riproduttori, consentendo ad un soggetto ipoacusico di riconoscere meglio il parlato anche in presenza di musica e rumori di sottofondo e ,cosa più importante, di non rinunciare ad una telefonata o a guardare il film preferito insieme alle persone care.

Dr Pagnotta Giorgio – Audioprotesista
Master di specializzazione in Protesizzazione e Riabilitazione Uditiva infantile

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